– Steve, come si applica la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione alla depressione?
– It’s the same.
– Steve, ho un paziente borderline, come dovrei trattarlo usando la TBCS?
– It’s the same.
– Steve, per questo caso di schizofrenia il tuo modello come funziona?
– IT’S. THE. SAME.
Perché a disturbo diverso corrisponderebbe un trattamento diverso?
– Flavio… ma sei serio? Ma perché, scusa, tu a un diabetico faresti lo stesso trattamento che fai a uno col raffreddore?
Io sono serio. Tu stai usando una metafora.
– …?
È convincente spiegare un problema psicologico con un esempio medico, ma è una metafora. Il diabete e la depressione, il raffreddore e la psicosi, sono ontologicamente diversi.
– Ok, ok, vero. Usciamo dalla metafora allora. Il depresso FA cose diverse da un borderline…
Scusa, ti fermo subito. IL depresso? UN borderline? Accetto, malvolentieri, questo linguaggio, ma sia chiaro che non stiamo parlando di realtà materiali o fattuali, ma di realtà concettuali.
– Ok. Ok… (Sigh). Comunque, osserviamo dei comportamenti diversi, come puoi fare la stessa terapia? In più le cause della depressione e del disturbo borderline sono estremamente diverse! Ecco perché i trattamenti DEVONO essere fondamentalmente diversi.
Un approccio basato sulle cause parte da un presupposto logico facilmente discutibile: “Dato che la causa è diversa, il trattamento deve essere diverso”. Nella stessa medicina da te citata, (la maggior) parte dei trattamenti non va sulle cause, ma sui sintomi o comunque sul processo in corso.
Allo stesso modo, l’idea di guardare al funzionamento del problema è una prospettiva, un principio esplicativo, direbbe Bateson.
– Ma le terapie che vanno a operare sui comportamenti, sul funzionamento… funzionano!
Se è per questo anche quelle che vanno a scavare alla ricerca delle cause.
– Ma tu avevi detto che…!
Non ho mai detto che non funzionano. Semmai ritengo che siano più lente nel produrre risultati.
– Quindi è meglio un approccio come la TBCS, che ha un metodo unico e sempre uguale?
Direi che quanto meno dovremmo rifletterci. Ma ne riparliamo, ok?
da Instagram, 08/11/2022
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