RICEVI I MIEI AGGIORNAMENTI PER EMAIL, ISCRIVITI​




Sorride. “E’ andata?” chiede Steve. “Bene. Facciamolo un altro paio di volte”. Più che un paio, Steve glielo farà ripetere diverse volte, sempre più veloce. In tutto, il processo durerà circa 7 minuti. Alla fine, di fronte alla platea e dopo una piccola spiegazione, Steve chiede a Lori di immaginare che una di “quelle”, un’ape, entri nella stanza.Le chiede di immaginare che venga verso di lei, che si posi sul suo braccio, che cammini su di esso. “Come va? Ce l’hai ancora la fobia?” Lori esclama sorpresa: “No!”  E’ la prima volta in 20 anni, la prima volta da quando a 11 anni era caduta in un nido di vespe venendo punta centinaia di volte, che riesce a immaginare una cosa simile. Mesi dopo, Steve farà dei follow-up telefonici, assicurandosi del mantenimento dei risultati. Un giorno di dicembre si presenterà a casa sua, con un barattolo pieno di api: lo apriranno insieme, le guarderanno volare via, ronzando attorno a lei e Lori si limiterà a sorridere  guardandole allontanarsi. Questo è sicuramente il caso più famoso di Steve Andreas, maestro di PNL recentemente scomparso. Se mi conosci lo sai: io non amo la PNL.  La  trovo infondata in molti principi, nonché aneddotica e spettacolarizzata, e spesso molti, non tutti, dei suoi fautori sembrano piuttosto dei fanatici manipolatori. Ma ci sono dei casi e dei principi interessanti che indubbiamente ha portato all’attenzione dei più, e questo è un caso interessante.  Più unico che raro, come lo stesso Andreas dice, poiché il metodo descritto è applicabile in situazioni davvero molto specifiche – non funziona, ad esempio, con l’agorafobia. Eppure interessante, perché rivela la possibilità, con poche ma accurate manovre, di aiutare una persona con i suoi problemi. Molti anni dopo questo caso, Steve sentì nuovamente Lori, in quello che probabilmente è stato uno dei casi di follow up più lunghi della storia della psicoterapia mi pare a memoria, almeno 25 anni dopo: lei era ancora lì, ricordava il loro incontro e continuava a non aver più paura alcuna delle api.

Flavio Cannistrà

RICEVI I MIEI AGGIORNAMENTI PER EMAIL, ISCRIVITI​