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In Italia purtroppo c’è ancora pochissimo materiale sulla Terapia Breve Centrata sulla Soluzione.  Oltre al nostro libro, “Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, Principi e Pratiche” e su una recente traduzione sulla teoria della pratica in TBCS a cura del gruppo di Firenze, e a una manciata di libri andati fuori stampa, non c’è davvero molto altro, e considerate che all’estero è pieno di libri sulla TBCS, in qualunque lingua in qualunque nazione. Basti pensare che in Italia di de Shazer è stato tradotto un solo libro, e nemmeno uno  tra i suoi più significativi – e tanto adesso è anche quello fuori produzione, quindi… Questo ha probabilmente alimentato una ricorrente confusione: quella che vuole la Terapia Strategica e Terapia Breve Centrata sulla Soluzione come sorelle, quando al massimo sono cugine di secondo grado. Peraltro per accuratezza sono andato a vedere se dire “di secondo grado” fosse corretto e… non lo è. Mi si è aperto un mondo sui gradi di parentela.  Ma perché? Ovviamente non perchè non è corretto dire di secondo grado, bisognerebbe dire in altro modo, ma Terapia Strategica e TBCS non sono sorelle.  Avevo pensato di fare almeno tre video per spiegarlo, ma poi ho pensato che non li avrebbe visti nessuno, quindi facciamo una sintesi sbrindellata. 1. La Terapia Strategica  indaga il problema. La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione no. Nella TS si parte andando a indagare in maniera corretta, molto precisa come funziona il problema: si parla di diagnosi operativa. Nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione si può arrivare alla fine della terapia senza mai aver parlato di quale fosse il problema. Questo perché da un lato la TS segue un processo di problem solving, cioè analizza processi e funzionamento del problema per andare a cambiarli…  mentre dall’altro lato la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione segue un processo di solution building, cioè va direttamente a creare le condizioni per sviluppare le soluzioni o dei processi funzionali. 2. La TS è una terapia fortemente orientata alle prescrizioni. La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione è fortemente orientata al dialogo. La TS ha ovviamente un forte accento alla comunicazione, e ne parlerò nel punto 3. Ciò non toglie che le sue medaglie più splendenti siano le strategie applicate tra una seduta e l’altra, in particolare quelle indirette e paradossali. La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione invece ritiene che il lavoro del terapeuta passi al 99% per le domande che egli pone in seduta: // una Terapia Breve Centrata sulla Soluzione per così dire “pura” non prevede l’uso di nessuna prescrizione, e sicuramente non di quelle indirette e paradossali come prima scelta. Qualunque libro di TS illustrerà molti tipi di prescrizioni da dare al paziente, tra una seduta e l’altra, qualunque libro di Terapia Breve Centrata sulla Soluzione illustrerà molti tipi di domande da fargli in seduta 3. La TS si concentra molto sul linguaggio analogico. La TBCS quasi per nulla. La TS mette in primo piano l’uso di metafore, analogie, aforismi, del racconto di storie, del linguaggio suggestivo, fino ad arrivare all’uso dell’ipnosi senza trance. Nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione tutto questo viene messo in secondo piano, o addirittura è considerato poco rilevante. Non è vero che considerano che non è vero che funzioni. che è utile etc, semplicemente non lo usano, usano altro, usano le domande. Di nuovo anche la Terapia Strategica usa molto le domande, basti pensare al dialogo strategico di Giorgio Nardone e vedere come c’è molto impegno su creare le domande discriminanti o a illusione di alternativa, semplicemente la proporzione è diversa, perchè nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione tutto è posto sulle domande e peraltro non sono domande come quelle utilizzate tipicamente nel dialogo strategico. D’altronde Watzlawick spiegava come il linguaggio analogico rompesse gli schemi, fornire nuove prospettive e permette di aggirare le resistenze. de Shazer riteneva invece che le domande facessero tutta la differenza del mondo. 4, e qui mi fermo, La TS può prevedere protocolli specifici per specifici problemi. La TBCS no.  La TS, soprattutto nel lavoro di Nardone, ha elaborato una serie di protocolli più o meno specifici, a seconda del problema trattato.  La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione utilizza sempre lo stesso metodo, indipendentemente da ciò che porta la persona. e questo fa riferimento a delle profonde radici epistemologiche che sono diverse nella Terapia Strategica e nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, tanto che la seconda fa più riferimento  a un orientamento post strutturalista e la prima, disse de Shazer è in mezzo tra strutturalismo e post strutturalismo . Ovviamente ci sono libri che riportano l’utilizzo della Terapia Breve Centrata sulla Soluzione per problemi specifici ma sono più orientati a esperienze e domande che si sono rivelati utili per quel tipo di contesti, non a protocolli specifici da seguire strettamente in quel contesto; no il metodo è sempre quello. Il mio tempo è finito, ma ci sarebbero tante altre considerazioni da fare, come quelle di ordine epistemologico. Se te lo stai chiedendo, però, le due terapie non si escludono a vicenda: proprio il background epistemologico, con le dovute differenze, ha anche molte somiglianze. Questo è il motivo perché nella nostra Scuola di specializzazione in terapie Brevi Sistemico-Strategiche, l’Istituto Icnos, possiamo insegnare entrambe, con beneficio degli studenti. Ma benché gatto e cane siano entrambi piacevoli animali domestici, che possono andare d’amore e d’accordo, siamo tutti concordi nel sostenere che alla fine non sono la stessa cosa.

Flavio Cannistrà

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