Come possiamo aiutare le coppie che litigano? Avevo già fatto un video su una tecnica utilissima, un metodo forse, nella terapia di coppia: la tecnica di Rapoport, di cui ti incollo il link nei commenti. Oggi però mi concentro su due prescrizioni, due compiti che le tue coppie potranno fare a casa. Infatti partiamo sempre da un presupposto chiave: se anche vedessi i tuoi clienti un’ora a settimana, quelli passerebbero le 167 ore successive senza di te. Ora scriva nei commenti chi è andato a calcolare che in una settimana effettivamente ci sono 167 ore. Può essere allora molto utile dar loro qualcosa con cui lavorare. Volendo essere più completi, la vita non è fatta solo di significati: è fatta anche di comportamenti. Quindi dare delle prescrizioni che aiutino a modificare i comportamenti è una buona strategia. In più cambiare comportamenti cambia i significati, no? Ma andiamo alle due tecniche, che sono specifiche per quelle coppie che litigano. Queste coppie infatti spesso fanno due cose: la prima è, ovviamente, litigare. E se hai letto Pragmatica delle comunicazione umana, leggilo, saprai bene a cosa vanno in contro: l’escalation simmetrica. Che è quella situazione in cui le comunicazioni di ciascuno sono volte a mettersi in posizione sovraordinata rispetto all’altro. Ma il problema qual è? E’ che l’escalation continua fino a quando uno dei due non si arrende o finché entrambi non sono emotivamente o fisicamente spossati. E molte coppie sono davvero resistenti: non si fermano mai. La prima cosa che devi fare, quindi, è disinnescare questa interazione disfunzionale. Come? Prescrivendo la Stanza del Litigio. Dovrai dire alla coppia che, da ora in avanti, potranno litigare solo in un’unica stanza, che deciderete insieme. Ovviamente evita di scegliere la camera da letto. Questo porterà a un’interruzione dell’escalation, di cui puoi immaginare gli effetti: prendersi un breve time out, anche solo per cambiare stanza, riduce l’emotività e favorisce l’autocontrollo. C’è però una seconda cosa che spesso fanno le coppie che litigano: si trattengono. Spesso i litigi esplosivi sono frutto di un accumulo di pressione emotiva: uno, o entrambi, i partner si tiene dentro tutto ciò che non va, per poi esplodere “come una bomba”. Questo non è strano, chi ha studiato la rabbia, i lavori di Atkinson, sa che la ritenzione della rabbia è il modo per farla esplodere. Ma non solo. Spesso il litigio stesso non permette di dire ciò che si pensa, o di farlo nel modo più adeguato. Per queste e altre ragioni, devi aiutarli a creare uno spazio di sano confronto. Il pulpito: “Ogni sera, dirai loro, dovrete dedicarvi 30 minuti: nei primi quindici uno di voi sta in piedi e l’altro seduto; chi è in piedi metterà una sveglia e inizierà a dire tutto ciò che pensa dell’altro, della situazione, dei propri problemi, della coppia, tutto senza censure. L’altro dovrà rimanere in religioso silenzio. Appena passati i 15 minuti… stop! Spegne la sveglia, si siede e passa la parola al partner. A quel punto sarà questi a poter dire tutto ciò che pensa,nei modi e nelle forme che vuole, mentre il partner che adesso si è seduto ascolterà in religioso silenzio. Suonata nuovamente la sveglia… stop! Si finisce! Nelle 23 ore e mezza successive non dovrete fare parola di quanto uscito nel Pulpito. Se qualcuno infrange la regola, l’altro dovrà ricordargli che avrà i suoi 15 minuti la sera stessa, per poterne parlare. Se poi non riuscite a non litigare… bene, lo farete ma nella stanza dei litigi.” E’ incredibile come questa tecnica aiuti le coppie a reinstaurare un sano rapporto comunicativo. Raramente nel Pulpito ci si dice qualcosa di brutto, di violento che già non ci si sia detto fuori e più spesso, invece, si ha finalmente il tempo, la calma, la giusta emotività di elaborare ed esprimere ciò che si sente e ciò che si dice. Le due tecniche sono talmente utili che spesso non ho bisogno di altro per aiutare queste coppie. Ovviamente in seduta si chiede cosa è emerso e se ne parla, oltre a chiedere cosa ha funzionato, cosa è andato bene, che cosa la coppia sta facendo, la tecnica di rapaport ti può aiutare in questo. L’obiettivo alla fine sarà di aiutare entrambi i partner ad avere meglio una comprensione di se stesso e dell’altro.
Flavio Cannistrà
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