So che per fare più like e view dovrei fare introduzioni, sigle o quant’altro ma… non c’ho voglia. Quindi, caliamoci subito nei prossimi trend della psicoterapia dei prossimi 10 anni. Numero 4: aumenterà la psicoterapia online. Che sia tramite videochiamata, chat, smartphone o altro non importa: ci sarà un aumento. Nonostante ciò, non ci sarà una diminuzione delle sedute di persona: non so se questo vuol dire che ci sarà un aumento degli accessi ai servizi di cura, probabile perché ciò è in linea con quanto dice l’OMS. Numero 5: alcuni formati di psicoterapia incrementeranno. In particolare, non so se qua Bea riuscirà a mettere un rullo di tamburi, se ce la fa bene, senno no, Terapie Brevi aumenteranno, come quelle brevi come d’altronde dovremmo aspettarci e con loro gli interventi sulle crisi. Quindi ragazzi mettetelo in chiaro, terapie Brevi, Terapie ultra brevi poi lo commentiamo alla fine del video, saranno in aumento. E se da un lato le terapie individuali, di coppia e di gruppo dovrebbero rimanere sempre allo stesso livello, i formati a lungo termine saranno sempre più in declino. Numero 6: alcuni possibili scenari… Un po’ in linea con alcune cose dette prima probabilmente aumenteranno le pratiche tese a personalizzare la terapia in base alle preferenze culturali e identitarie della persona, nonché i lavori sempre più centrati sui comportamenti mentre quelli sul profondo avranno un minore interesse. E infine, Numero 7: qual è il destino dei grandi orientamenti terapeutici? Cioè chi vincerà? la terapia cognitivo comportamentale, la psicoanalisi…? Ahimé, su questo punto i ricercatori ammettono la propria sconfitta: nonostante abbiano dato ripetute istruzioni affinché gli esperti facessero predizioni basate su ciò che si aspettano, e non su ciò che desiderano, la risposta è stata quasi scontata: ogni terapeuta ha predetto un incremento del proprio orientamento terapeutico. Se non fosse stato un po’ sibillino, questo non si poteva chiamare il sondaggio di Delphi. Un sondaggio di Delphi che qui finisce e che ovviamente ha un sacco di limitazioni ben discusse all’interno dell’articolo che lo presenta. ma non finisce qui, perché la domanda che devi porti è: quindi, da psicologo, come dovrei preparami ai prossimi dieci anni? Innanzitutto, diventa abile nell’uso delle tecnologie digitali: videochiamate, piattaforme, app… dovrai essere sempre più agile a utilizzarle e a proporle ai tuoi clienti, perché, citando un mio video di oltre un anno fa, la psicoterapia online sarà lo standard. E “online” significa tante cose. Non trascurare comunque l’idea di avere uno studio in cui ricevere pazienti: le sedute dal vivo non diminuiranno, quindi molti clienti vorranno ancora dei terapeuti da guardare negli occhi, anziché su uno schermo. Poi, studia come personalizzare il trattamento: uno dei motivi per cui insegniamo 4 modelli terapeutici nella nostra scuola è proprio perchè devi essere capace di andare ad adeguare il modello terapeutico a seconda di chi hai di fronte, perchè potrebbe cambiare a seconda della persona o del problema diverso che ti porta la stessa persona o del momento della terapia
Ma al di là del modello che utilizzerai, identità di genere, orientamento sessuale, preferenze culturali… dovranno essere temi su cui non puoi farti cogliere impreparato. In alcuni video e articoli dell’Italian Center for Single Session Therapy e dell’Istituto ICNOS ne parliamo, quindi dacci un’occhiata. Altra cosa: le persone vorranno risultati certi in tempi rapidi o, fatto contingente, a costi contenuti. Da alcune decadi è sempre meno il tempo delle terapie lunghe – e di conseguenza costose – e sempre più il tempo delle terapie brevi, che aiutino le persone a star bene velocemente e senza accendere un mutuo. e infine aspettati che sempre più figure professionali faranno quello che fai tu: “Ma la psicoterapia e la consulenza psicologica sono solo degli psicologi!” Se va beh… Ne fai una questione di principio? Va benissimo, e la difendo insieme a te. Intanto, però, dammi retta: apri gli occhi. Non vuol dire che lavorerai meno, se riuscirai a declinare meglio ciò che fai sulle esigenze delle persone, ascoltare ciò che chiedono, ascoltare e sottolineare con la comunicazione le tue competenze. Insomma, spero che sia stato utile… tu che ne pensi di queste previsioni? Attendo i tuoi commenti, possibilmente… in un futuro vicino.
Flavio Cannistrà
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