Oggi vediamo come migliorare la capacità del linguaggio suggestivo, in un modo molto semplice. “Se dovessi consigliare un libro a tutti gli psicologi, direi decisamente Il linguaggio del cambiamento, di Paul Watzlawick”. Questo lo disse Michael Yapko, grande esperto di ipnosi e depressione, nella prima intervista che gli feci sul mio sito “Lo studio dello psicologo” dove divulgo la Terapia Breve a tutti quanti. Il libro in questione aiuta proprio a capire la potenzialità del linguaggio e della comunicazione suggestiva applicato alla psicoterapia. E perché è così importante?
Perché come ci ha insegnato Pascal, il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce. E come ci ha insegnato Milton Erickson, per toccare il cuore bisogna parlare il linguaggio del cuore. E il linguaggio del cuore qual è, se non quello dei poeti? Devi quindi studiare poesia e recitare L’Infinito ai tuoi pazienti? Anche no… Devi però riuscire a condensare tutta una serie di significati attraverso un linguaggio che non sia quello della ragione: d’altronde, i matematici non hanno mai affascinato nessuno, a meno che non soffrissero di schizofrenia e avessero il volto di Russell Crowe. Il linguaggio suggestivo, e più in generale la comunicazione suggestiva, si rifanno all’uso di parole e comportamenti che aiutino a evocare contenuti mentali e indurre azioni fisiche che non passino da un’attenta critica della coscienza. Questo può esserci molto utile per aiutare la persona a collaborare in quelle situazioni in cui le è difficile farlo. Ma è anche utile ad altri scopi: ad esempio a farla sentire capita e ascoltata. O a smuovere emozioni e sensazioni non smosse da spiegazioni cognitive. “Mi sembra di capire che col suo comportamento lui ti fa sentire come una delle tante cortigiane” è una frase molto più incisiva di una spiegazione razionale del comportamento di un fedifrago. Ma come migliorare la comunicazione suggestiva? C’è un allenamento che si può fare che ti dirò in questo video. Non ti darò delle tecniche: ce ne sono talmente tante – potenzialmente infinite – e ci sono talmente tanti libri che fare un riassunto in un video è banale. Però un allenamento posso suggerirtelo. E’ davvero semplice, eppure la sua efficacia è incredibile. Se applicato con costanza, questo allenamento permette di aumentare la capacità suggestiva di chiunque.
Una delle cose più comuni del linguaggio suggestivo, infatti, è quella di proporre delle metafore: per far sentire l’altro compreso, per creare avversione verso i comportamenti disfunzionali, per veicolare dei significati che sarebbe troppo difficile o sconveniente far passare in modo razionale… saper utilizzare al momento giusto una metafora ti torna utile in un sacco di situazioni. E come fare a diventare bravo a utilizzarla al momento giusto? Semplice: // prendi un’agenda, o un quadernino, che dovrai portare sempre con te. Tutte le volte che senti o leggi una metafora suggestiva… appuntatela. Scrivila per bene, e se vuoi aggiungi chi l’ha detta e per riferirsi a cosa. That’s it! Tutto qui? Tutto qui! Ma perché è utile? Perché questo allenamento, davvero alla portata di tutti, permette di aumentare la tua attenzione verso questo tipo di linguaggio, con due benefici: il primo è quello più ovvio: ti ricoderai più facilmente di una serie di metafore, andando ad arricchire il tuo bagaglio e potendole usare nel momento del bisogno; ma soprattutto, così facendo direzionerai con costanza la tua mente verso quel tipo di linguaggio e questo, provare per credere, aumenterà la tua prontezza nell’utilizzarlo. E’ un espediente semplice, che è caratteristica degli espedienti migliori: io lo uso (ecco qui la mia agenda) e lo trovo sempre utile. Quindi, non hai decisamente scuse. Anzi, se vorrai potrai condividere qui sotto le metafore migliori che sentirai e poi alla fine potremmo pensare addirittura di decretare un vincitore migliore, quello che trova le migliori metafore … metaforicamente parlando.
Flavio Cannistrà
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