“Amo sia lui, che l’altro… o forse amo più l’altro, che lui… Non so decidermi! Come faccio, dottore?” Questa domanda è tutt’altro che rara e tutt’altro che banale. E’ bello filosofeggiare sul fatto che “non puoi essere innamorato di più due persone”, ma la realtà è ben più complessa: la realtà è che tanti clienti arrivano da noi esattamente con questa “realtà”: ci sono due persone nella loro vita, e non sanno come scegliere l’una o l’altra. Come fare? Posto che ovviamente la situazione può essere complessa e necessita i dovuti approfondimenti, ci sono due cose che puoi fare… anzi, due domande. La prima l’ho sentita formulare per la prima volta da Giorgio Nardone, ed è la seguente: “Tu, nella tua vita, puoi fare a meno di…” …e in questo spazio vuoto puoi prendere il video sugli auguri di Macciocapatonda e incollare il nome di una delle due persone. Insomma, puoi dire: “Tu, nella tua vita, senti di poter fare a meno di Mario?” Questa domanda, per quanto semplice, ha un alto potere ristrutturante: immagina di rispondere “Sì, posso fare a meno di lui” o “No, non posso fare a meno”, questo cosa dirà del tuo rapporto con quella persona? E come influenzerà la tua scelta se stare o non stare con lui? A volte questa domanda ha un impatto immediato, altre volte è come una goccia che, nei giorni successivi, traccia un solco indelebile: in tutti e due i casi, potrebbe riuscire a sbloccare la situazione da sé. E se non bastasse? Se non basta c’è la Miracle Question, che puoi applicare in un modo particolare. “Immagina che stanotte avvenga un miracolo, e che domani ti svegli con la consapevolezza che Mario è la persona che fa per te. Quali sarebbero le prime cose che noteresti e che te lo farebbero dire?” Durante tutta la seduta esplora nel dettaglio questo scenario, aiutando così la persona ad aumentare la propria consapevolezza delle cose che le farebbero dire che Mario è la persona giusta. E poi, se necessario, ripeti la stessa cosa con l’altro partner. Ma non finisce qui. Grazie alla domanda puoi esplorare anche le cose più spinose: ad esempio, “Avendo la consapevolezza che Mario è la persona che fa per te, cosa cambierà nei tuoi rapporti con Luigi? Cosa percepirai che ti fa dire che lui non fa per te? E come affronterai la questione che lui non vuoi più frequentarlo?” – sì lo so, i protagonisti di questa storia sono i Mario Bros… – Ecco, con questa tecnica aiuti la persona a vedere e vivere due scenari, aiutandole ad esplorarne i significati e le emozioni. Puoi poi trasformarla in una prescrizione: chiederai alla cliente di pensare, tutti i giorni, quali altri elementi che noterà nello scenario del miracolo, e persino a notare quali di essi si presenteranno nelle sue giornate. A questo punto potrà accedere a sensazioni e desideri che magari fino a quel momento non aveva osservato, e pensando a uno dei due potrebbe rendersi conto che in fondo in fondo… non aveva scelta.
Flavio Cannistrà
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