In questo momento sono qui, nella mia stanza, aspettando i miei studenti, e immagino.
Immagino il futuro che ho voluto, il passato che non avrò mai.
Chi sei?
Ricorre questa domanda, vero?
Sigarette fumate con noncuranza, drink scelti per cercare qualcosa. La poltrona comoda, il soprabito comodo, la serata comoda. È la vita ad essere scomoda. Troppo spigolosa rispetto all’idea di… di cosa?
Insegui un’idea, un ideale, ma quella sigaretta è troppo breve ed effimera per darti il tempo e l’intensità necessari a chiederti se quell’idea è tua, se quell’ideale ti appartiene veramente.
Appartiene. E che vuol dire, poi?
Forse, in realtà, quell’idea ti possiede. Non insegui nessun ideale: è lui che ti frusta sulla schiena mentre lo trascini, a denti stretti, nella bocca il morso, verso una meta che, quando l’avrai raggiunta, non capirai perché sei ancora insoddisfatto.
“Non ci stai parlando di psicoterapia.”
Mi sembra di parlare solo di questo.
Dove sei?
Dove stai andando?
da Instagram, 23/01/2022
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