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Sei all’altezza della vita?
Rispetti gli standard?
Qual è lo standard?

Hai scritto il tuo post?
Hai pubblicato su Instagram?
Hai consumato energia elettrica e tempo e ingegno per scrivere qualcosa che domani, davvero, non interesserà più nessuno?
Le dimensioni, i colori, il copy, il cappotto, il piatto, gli amici, le stelle all’ombra delle quali tu, affamato, disperi di brillare almeno un poco – o che almeno un poco, almeno ancora un poco, distolgano la tua attenzione da ciò che fa veramente male e che, il karma ti è testimone, tornerà e tornerà e tornerà finché un black out ti lascerà col dispositivo spento e, nel buio, faccia a faccia con lui.

Leggi il testo. Ascolta.

Sai cosa adoro delle Terapie Brevi? Tante cose, ma una, una in particolare, una che nemmeno è seguita o compresa da una serie di esse, mi affama: la non-normatività.

Cos’è che hai scritto oggi? Sulla base di cosa lo hai scritto?
È interessante: non sembra anche a te che coloro che insegnano le regole per spaccare sui social non spaccano sui social, mentre coloro che spaccano sui social non insegnano come spaccare sui social?

Non-normatività…
Sei normale?
E se lo sei, a quale norma fai riferimento?
Oggi non puoi essere normale. Puoi solo sperare di essere abbastanza consapevole di quale normalità stai scegliendo. (subendo? scegliendo di subire?)

Senti mai il greve peso dell’inessenziale? Quell’acre gusto di niente che ti rimane in bocca dopo l’ennesimo post, l’ennesimo gruppo, l’ennesimo progetto, l’ennesima disillusione nell’aver constatato che hai una c***o di bussola ma che non capisci davvero dove c***o punti.
E vorresti chiederlo, ma hai troppa paura di alzare la mano in un’aula in cui tutti sembrano dannatamente sicuri di dove bisogna andare.

Ma tu chi sei?
Sei all’altezza della tua vita?
Rispetti i tuoi standard?
Quali sono i tuoi standard?

Costruttivismo radicale.
Era più facile, persino più bello, quando potevi scegliere poco.
Era più facile sapere se eri in rotta, oppure no. Era più facile tracciare la tua rotta.

Ma la nostalgia è solo l’insoddisfazione della vita presente.

Sei soddisfatta?
Se non lo sei, ti sei chiesta, per cominciare, qual è il tuo standard?

 

da Instagram, 27/12/2021

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