Chi vuoi essere?
Quale terapeuta vuoi essere?
Quanti anni hai studiato per diventare psicologa, o psicoterapeuta?
Quanti soldi? Quante ore? Quante lacrime?
Quante volte hai pensato: “Basta. Basta. Non è giusto. Non ce la faccio più. Non è giusto”?
Perché non era giusto, no?
Perché non è giusto se hai speso tempo e soldi e la tua vita – l’unica che hai – per diventare quello che sei e scoprire che è così dannatamente lontano da quello che credevi saresti diventata.
Chi vuoi essere?
Quale terapeuta vuoi essere?
L’unico posto disponibile è il tuo – tutti gli altri sono già occupati, diceva Oscar Wilde.
Per cosa hai studiato? Te lo ricordi?
Ti ricordi quando, sui libri, ti immaginavi a salvare le persone, ad essere qualcosa per loro?
Qualcosa.
Ma quale cosa?
Oggi sei grande. Oggi non sei più il cocco di mamma e papà. Oggi magari il padre sei tu, la madre sei tu.
Oggi chi sei?
Lo sei quel qualcosa?
Lo sei diventato?
Oggi.
È oggi il tempo.
Non è domani, non è più ieri.
È oggi.
Adesso.
Fallo.
Diventa la terapeuta che volevi diventare.
Diventa quella persona.
Diventa quel qualcosa.
Non lasciare che altri, Dio, il mondo, le cose che non esistono se non nella mente delle persone, nelle loro parole nelle loro sconfitte, nelle loro perdite e lacrime, nelle loro storie – le LORO storie, non la tua – ti impediscano di diventare ciò che sei, ciò che vuoi, ciò che volevi diventare, ciò che puoi diventare.
Ricordati di te.
Ricordati di quella persona che volevi salvare.
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