Come si diventa dei terapeuti migliori?

Francesca: Flavio trovo incredibile il tuo costante essere “meta-“.
Io: Cioè? 😶
Francesca: Mentre parliamo dei casi hai costantemente la testa su come valutare l’efficacia degli interventi per migliorarla.

Ho sorriso. Un sorriso imbranato. “Cioè…” pensavo, “Non è quello che fanno tutti?”

Migliorare l’efficacia. Non puoi non pensarci, no? Voglio dire… Cosa fai?
Cosa vuoi essere?
Chi vuoi essere?
Non vuoi essere la migliore psicologa d’Italia?
Del mondo?

“Eh vabbè, allora…”.
Aspetta. Aspetta. Che significa?
Che significa “Eh vabbè allora?”. Che non si può?
Che non è etico? O morale? O deontologico?

Scartiamo le successive risposte e rimaniamo con la prima: “Non si può”.
Forse.
Sicuramente è difficile da valutare. E anche inutile, probabilmente.
Ma stiamo sul “forse”: forse non puoi essere la migliore psicologa del mondo.

E allora?

Ti accontenterai di essere la più mediocre?
O, peggio, di non sapere a che livello sei?

Forse non arriverò mai a essere in grado di difendermi in una colluttazione. È una buona ragione per smettere di fare arti marziali?

Sono il meno preparato, meno allenato e meno esperto di tutta la classe.
È una buona ragione per smettere?

In realtà, sai, lo trovo fantastico.
Giuro.
È quello che provo.
Quando gli stessi miei compagni mi correggono provo un minimo di imbarazzo, certo, ma immediatamente dopo arriva questo sorriso: “Puoi solo imparare! Puoi solo migliorare!”.

Quindi?
Vuoi essere lo psicologo più scarso?
Vuoi accontentarti del livello attuale?
Sai almeno quale sia, il livello attuale?

Un giorno, magari, ti parlo di questo libro. Ma solo dopo.