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La psicoterapia online sarà lo standard, stacce.

No, serio: se vuoi lavorare da psicologo o, peggio, se vuoi continuare a lavorare da psicologo, devi metterti in testa che la psicoterapia online è qui per restare.

Non pensi che “torneremo alla normalità”, vero?

Bada bene, chiariamo questa frase: certo che “torneremo alla normalità” se tu con questa frase intendi dire che “smetteremo di vivere nella sofferenza attuale”; ma non “torneremo alla normalità” nel senso di “torneremo a fare le cose come le facevamo nel 2019”.

Ma non perché “la situazione continuerà a essere drammatica”, bada bene.

Io, oggi, non lo so se tra uno o tre anni indosseremo ancora le mascherine e i cinema saranno ancora chiusi o a capienza ridotta, o i corsi di danza si terranno ancora online: ovviamente mi auguro di no ,anzi sono abbastanza sicuro, mi sentirei di dire che non sarà così, però effettivamente non ne ho idea.

Ma sono abbastanza sicuro anche di un’altra cosa: una serie di cose che abbiamo iniziato a fare per via del covid, saranno ancora qui, rimarranno ancora qui, quando il covid sarà solo un brutto ricordo.

Questo perché utilizzandole, mettendole in campo, ci siamo resi conto sempre di più, sempre in più persone e sempre con maggior accuratezza che funzionano: quindi, perché ce ne dovremmo sbarazzare?

Facendo un riferimento specifico, un esempio specifico, arriviamo proprio alla psicoterapia.

Se pensi che quando finirà la pandemia la maggior parte delle persone preferirà andare dallo psicologo di persona, temo che rimarrai profondamente deluso.

E l’idea che “avremo così tanto bisogno di contatto umano che non avremo più saperne delle consulenze online” ha un’idea romantica, non del tutto errata, ma nemmeno così vera.

Molto probabilmente riapprezzeremo, come stiamo già facendo, le occasioni di contatto umano, ma contemporaneamente l’utenza avrà assaggiato la possibilità, la funzionalità e la comodità della psicoterapia online: e gli sarà piaciuta.

“Perché devo venire fino al tuo studio, se dopo lavoro posso andare direttamente a casa, o in un parco, e sentirti da lì?” si chiederà il cliente.

E anche dal canto nostro, le grandi domande che avevamo già prima della pandemia sulla psicoterapia online stanno ricevendo, proprio per la pandemia, una serie di risposte definitive.

Ad esempio, se c’erano ancora dubbi sull’efficacia della psicoterapia o su un costrutto come quello dell’alleanza terapeutica, della possibilità di stabilire una buona relazione terapeutica online, molti più studi adesso e che soprattutto ricevono e molta più attenzione rispetto a prima, perché c’erano già prima questi studi ricordiamocelo, li stanno sciogliendo questi dubbi.

Per esempio, Ashley Batastini, dell’Università di Memphis, ha pubblicato una grande meta-analisi per andare a vedere la differenza di efficacia tra le psicoterapie online e le psicoterapie di persona: e non ce n’è, non c’è alcuna differenza di efficacia.

Pensare che la terapia online nel futuro, peraltro, è una grande risorsa anche per noi: una grande serie di persone ne potranno beneficiare, ne stanno già beneficiando, e ne beneficeranno sempre di più, comprese delle specifiche categorie.

Oltre a persone con delle disabilità o con delle difficoltà che gli rendono difficile o impossibile accedere ai nostri studi, pensa anche ad altre tipologie di clienti: pensa quelli vulnerabili; o quelli in zone poco servite; o quelli che per ragioni magari caratteriali non sarebbero venute, per timore, in un face to face a fare psicoterapia.

Insomma, la psicoterapia online è efficace, piace, ed è sempre più utilizzata.

Se pensi ancora che non sarà qui in futuro rischi che in futuro qui non ci sarai tu.

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