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Un uomo arriva da Milton Erickson e gli
dice che non riesce a dormire,

soffre di insonnia.

Erickson ci parla, gli chiede un po’ di
informazioni, poi gli chiede:

” Ma tu cos’è che odi, cos’è che proprio non ti piace fare?”

E l’uomo, come un po’ tutti gli uomini, gli
dice le “faccende di casa,

in particolare odio passare la cera sul
parquet.”

Erickson gli risponde: “Bene, allora da qui a quando ci rivediamo devi fare questa cosa:

o ti addormenti in 15 minuti,

o devi passare la cera sul parquet di
tutta casa.”

L’insonnia nell’uomo sparisce.

Ora chi non conosce le tecniche paradossali, in particolare l’Ordalia,

questa cosa sembrerà strana, e/o addirittura bizzarra, o inefficace.

Però non è così, considerate che sull’argomento ci ha scritto un intero libro Jay Haley

che è stato uno dei più grandi esperti di Terapia Breve e Terapia Sistemico Familiare,

massimo esponente della scuola di Palo Alto,

grande allievo di Milton Erickson, Gregory Bateson, Salvador Minuchin,

insomma un po’ di credito gli va dato.

Ma come funziona questo tipo di intervento,

come funziona l’Ordalia?
Innanzitutto il nome appunto è questo: Ordalia

Ordalia.. che anticamente designava quelle prove a cui le persone

si dovevano sottoporre e il cui successo o
fallimento avrebbe decretato il giudizio

di Dio, positivo o negativo, nei confronti
della persona stessa.

Comunque noi psicologi siamo incredibili… C’è ti pare che dobbiamo dare il nome di una cosa così terribile

a una classe di interventi.. Cioé
della serie caro paziente per superare

il tuo problema ti devi sottoporre al
giudizio di Dio.

Comunque come funziona?

Funziona che la logica da seguire è quella per la
quale tu chiedi al paziente

di fare un compito che può essere gravoso o faticoso
più del sintomo al punto che la persona

piuttosto che metterlo in atto cede il
sintomo stesso.

Per esempio nello scorso video raccontavo questo caso di Michael Hoyt

di un padre di famiglia che non riusciva a lasciare l’amante e che fu mandato

a guardare tutte le domeniche i padri di
famiglia divorziati e infelici in un fast-food.

Piuttosto che continuare a fare
questa cosa ebbe un’esperienza emozionale correttiva

diremmo in un altro linguaggio,
con un altro vocabolario e lasciare l’amante.

Un altro suo caso forse più
esemplificativo fu molto carino quello di

2 partner, una coppia che litigavano
costantemente,

che erano anche molto attivi politicamente, a cui Hoyt chiese di fare una cosa particolare:

Ogni settimana avrebbero dovuto versare 40 dollari a
favore dell’avversario politico.

Cioé del politico che loro odiavano più di ogni altra cosa.

Oppure li avrebbero dovuti spendere per
fare qualcosa di romantico insieme.

Ovviamente in questo modo costruirono
qualcosa che gli fece lasciare

le litigate e fece in modo che iniziarono a ricostruire il rapporto di coppia.

E invece come la costruiamo un’Ordalia?
sempre Haley ci descrive sei passi:

1) Devi farti definire chiaramente il problema.

questo è fondamentale perché

poi dovrai andare a costruire
l’Ordalia su quello.

2) Devi impegnare la persona a seguire la prescrizione.

Questo lo puoi fare in due modi: in un modo diretto o in un modo indiretto.

Per esempio Hoyt, nell’esempio della coppia di prima, prima di dargli la prescrizione gli disse ripetutamente:

“potrei aiutarvi, però non so se voi sarete
in grado di seguirmi, non so se

è qualcosa che riuscirete a fare, non so se veramente volete cambiare…”

Il risultato fu, ovviamente, che le persone arrivano alla
fine, prima della prescrizione, a dire:

“Ti prego aiutaci, sì lo faremo, faremo tutto quello che vuoi..

..Salvaci!”

3) Crei l’Ordalia, che
deve essere ovviamente qualcosa

di più sconveniente o faticoso rispetto al
sintomo o al problema stesso.

Ovviamente cari psicologi non c’è
bisogno che vi dica che non deve essere

nulla di immorale, antieconomico, non
etico, eccetera .. Giusto?

4) Impartisci la prescrizione spiegandone l’esatto funzionamento.

Cosa deve essere fatto, quando, chi lo deve fare, dove, per quanto tempo, eccetera eccetera eccetera..

Una cosa carina è che Haley dice che

a volte va data una spiegazione logica di
come funziona l’Ordalia,

di qual è il meccanismo sottostante, invece altre volte non va data, in particolare con le persone

particolarmente logiche,
analitiche, razionali.. perché

si metterebbero lì a cercare delle contro
argomentazioni o delle spiegazioni alternative

e finirebbero per non seguirti.

5) Nelle sedute successive continui a mantenere l’Ordalia fino a quando il sintomo non sparisce del tutto,

o il problema non è completamente risolto..

Qui potresti anche decidere di aumentare il tiro di volta in volta,

paradossalmente meglio vanno le cose e più rendi difficile e faticoso il compito da eseguire.

Però non è un passaggio obbligatorio..

6) Sparito il sintomo aiuti la persona a riorganizzare la propria vita.

In realtà a volte questo non è necessario, altre volte invece lo devi fare quando finisce il sintomo,

quando te ne sei liberato, altre volte lo
devi fare durante, altre volte lo devi fare

fin dall’inizio della prescrizione
dell’Ordalia.

Però… ci sono casi e casi.

Gli esempi di Ordalie nella Terapia Breve nella letteratura sono un’infinità

per esempio mi ricordo quello di un
prete che voleva farsi passare delle

forti eccitazioni sessuali a cui fu
chiesto di fare ripetute docce calde

durante il giorno, più più più e più
volte.

A un uomo che voleva essere più produttivo

ma che passava ore ore e ore
sul letto fu detto che o si alzava entro una certa ora

o si sarebbe dovuto tagliare i baffi a cui teneva tanto.

Ad un diciassettenne che soffriva di enuresi e bagnava il letto tutte le sere,

fu detto che ogni qualvolta l’avesse bagnato avrebbe dovuto fare una lunga passeggiata notturna.

Penso che molti si chiedano se effettivamente può bastare qualcosa di simile per una terapia,

e.. in effetti sì, può bastare!

Nelle Terapie Brevi non si fa mai un’interpretazione del sintomo,

o di quello che c’è dietro, e spesso basta
proprio cambiare il comportamento problematico,

poi dopo eventualmente si
può andare a fare qualcosa di più,

a creare qualcosa in più, se necessario.

Per esempio alcuni dopo possono anche

chiedere di fare un lavoro più profondo,
però la maggior parte delle volte non serve,

io quando lavoro proprio con l’insonnia
spesso l’intervento che utilizzo

è quello di chiedere di fare qualcosa di più
faticoso del dormire,

e quando poi s’è risolto il problema non mi è mai capitato che qualcuno mi avesse chiesto

“Adesso iniziamo a fare un lavoro più profondo, andiamo nell’inconscio”, o robe di questo genere.

L’Ordalia è
affascinante e soprattutto utile.

Però va studiata bene

Poi questo secondo me è il
segreto di pulcinella, se vuoi fare bene una cosa,

devi studiare tanto quella cosa.

Quando studi l’Ordalia spesso c’è l’idea

di un effetto alla “Wow fighissimo” però
in realtà quel “Wow fighissimo” è

lo studio accurato dei processi di
cambiamento, non il colpo di genio isolato di un folle.

Quindi la morale è semplice: se vuoi ottenere dei risultati eccezionali,

Ti devi sottoporre…

…a un duro lavoro!

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